
A differenza delle forme cave finora presentate, ove è possibile lavorare ed osservare da ogni angolatura,
il bassorilievo è un oggetto pensato per essere appeso o inserito nel muro.
Perciò si parte da una superficie liscia,
dando plasticità a un solo lato.
I bassorilievi rappresentano un'evoluzione naturale dei graffiti.
Sono stati
utilizzati nel passato per raffigurare temi di ispirazione religiosa o profana, dalle scene di vita quotidiana
agli episodi di vita di corte alla raffigurazione di botteghe.
Mentre il bassorilievo è una lastra nella quale
si incidono, si intagliano e si realizzano a graffito delle forme, cioè si asporta del materiale per dare forma, nell'altorilievo
si aggiungono alla lastra elementi vari come forme ritagliate, colombini, strisce etc.
Ovviamente si possono
combinare senza problemi le tecniche di alto e bassorilievo .
Esistono vari modi per creare la base di
un bassorilievo.
Molti "pigiano" dei pezzi di argilla uno sopra l'altro, ma questo sistema è rischioso in quanto
è molto facile lasciare delle bolle d'aria con il risultato che il lavoro non supera la cottura.
Il metodo migliore per
evitare che il pezzo si possa rompere durante la cottura è quello di stendere una lastra alta 1 cm,
il che permette di asportare dell'argilla e allo stesso tempo di raggiungere forme.
Questo tipo di costruzione
deve essiccare molto lentamente ed essere coperto con la plastica durante l'essiccamento, altrimenti l'argilla
rischia di imbarcarsi e di presentare crepe o fessure.
Il bassorilievo può essere lasciato senza decorazione,
soprattutto se si è utilizzata argilla rossa o può essere decorato con engobbi, smalti etc.