Esistono una miriade di impasti per la ceramica che vanno dall' argilla liquida per colaggio,
all' argilla plastica da modellazione e lavorazione al tornio, fino alle argille semirefrattarie e
refrattarie, porcellana e gres.
Queste ultime due vetrificano a temperature superiori ai 1200°C
e sono molto resistenti dopo la cottura.
Se da un pane di argilla fresca di qualsiasi tipo,
se ne prende un pezzo, lo si lascia essiccare e lo si cuoce alla temperatura ideale, si può osservare
la percentuale di ritiro dell'impasto utilizzato.
Lavorando con vari impasti ci si rende conto della differenza di plasticità , cioè della maggiore o minore facilità con cui
si lavorano. Infatti ogni impasto ha le proprie caratteristiche di lavorazione.
Per esempio, l'impasto di argilla rossa di
un fornitore non è necessariamente uguale a quella di un altro.
Solo provando vari impasti, ognuno troverà quello più adatto ai lavori che
desidera realizzare.
La temperatura della prima cottura influisce sul colore del biscotto.
Lo stesso impasto bianco cotto a 920 °C può risultare colore crema, mentre se biscottato a 985 °C o a 1.000 °C
risulterà molto più bianco.
Quando si compera l'argilla è comunque bene chiedere sempre la temperatura di cottura al fornitore.
Un impasto semirefrattario rosso invece , con una temperatura ideale di cottura a 1.060 °C , se venisse cotto a 1.000 °C risulterebbe di colore più chiaro.
Se si compera l'argilla in busta richiudibile, basta tenerla ben chiusa spruzzandola prima con un po' di acqua, meglio se vaporizzata.
Se invece l'involucro
non è richiudibile, è meglio mettere il tutto in una busta di plastica pesante e procedere come sopra chiudendola molto bene per evitare che entri aria .
Durante la lavorazione
si producono degli scarti.
Invece di lasciarli essiccare per poi trovarsi a doverli buttare via , è meglio conservarli in un contenitore di plastica a chiusura ermetica
e spruzzarli di tanto in tanto con acqua, così all'occorrenza saranno della consistenza giusta , pronti per essere rimpastati e riutilizzati.
Per consistenza giusta si intende che l'argilla non dovrà attaccarsi alle mani ed allo stesso tempo dovrà risultare malleabile.