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Essiccazione

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La fase dell'essiccazione è una delle più delicate ed importanti.
Spesso, per la fretta, non si aspetta il tempo necessario.
Non si tiene il lavoro coperto con della plastica e non lo si lascia essiccare lentamente lontano da fonti di calore o da correnti d'aria, così è molto probabile che l'oggetto si incurvi e che si formino fessure, danni che sono praticamente irreparabili.
Tenendo ben coperto un lavoro con fogli di plastica, del tipo di quelli usati dalle tintorie, non è necessario usare panni umidi, si può controllare meglio il processo di essiccazione e se necessario si può spruzzare con acqua la parte superiore dell'oggetto coperto, che tende a essiccare più velocemente.
Se il pezzo è stato costruito su una mattonella grezza è molto facile trasportarlo nel luogo dove si farà essiccare.
Va coperto molto bene con la plastica.
Quando dopo qualche giorno si toglie la mattonella da sotto il lavoro, questo va appoggiato su dei listelli si legno o meglio ancora su una grata di legno o di plastica che permette all'aria di circolare sotto l'oggetto. Il tipo usato nella doccia è molto comodo.
I piatti sono particolarmente delicati nella fase di essiccazione perché si deformano con grande facilità.
Se è possibile, quando sono abbastanza essiccati per poterli prendere senza deformarli, è meglio continuare l'essiccazione con il piatto capovolto e ricoperto.
E' bene essere sicuri che il lavoro sia completamente essiccato prima di procedere alla prima cottura altrimenti c'è il rischio che non regga .
Dopo aver scoperto un pezzo per completare l'essiccazione, si nota che l'argilla cambia colore.
L'oggetto perfettamente essiccato, non deve dare sensazione di freddo quando lo toccate.
Appoggiarlo contro la guancia e sentire che sensazione da è un ottimo test.